L'acqua è il bene più prezioso dell'umanità. Senza l'acqua letteralmente il nostro corpo non può sopravvivere.
Per chi, come noi, vive nel comfort dell'acqua potabile dai rubinetti, delle lavatrici e delle lavastoviglie è difficile immaginare come la vita diventi un calvario senza acqua pulita e potabile ma, ancora oggi, questa è la realtà quotidiana per 2,2 miliardi di persone che vivono in queste condizioni.
Non possono mettere in atto le più banali pratiche quotidiane di igiene; non possono far crescere nulla dalla terra, arida e sterile.
Non hanno di che mangiare e diventano macilenti e malnutriti, né possono allevare animali che muoiono a centinaia per la siccità estrema. Ci si ammala e le più semplici malattie diventano mortali.
Quest'anno la Giornata mondiale dell'acqua (22 marzo) ha posto l'accento sulla stretta relazione tra acqua, cambiamenti climatici, migrazioni di massa, pace o conflitti.
I principali disastri naturali degli ultimi 50 anni e il 70% di tutti i decessi avvenuti in tali disastri sono legati all'acqua.
Centinaia di Paesi condividono tra loro bacini acquiferi, e le acque transfrontaliere rappresentano il 60% dei flussi di acqua dolce del mondo. Molto spesso la gestione non equilibrata di queste risorse genera conflitti sanguinosi e migrazioni di massa di migliaia di profughi e sfollati.
Non perdiamo l'occasione per fare qualcosa di concreto, anche se piccolo, a favore di chi si trova in queste situazioni.
La giornata mondiale dell'acqua, che ricorre ogni anno il 22 marzo, è stata indetta dall'Onu per rammentare l'importanza della risorsa idrica per la vita del pianeta.
Corriamo spesso il rischio di dare per scontata questa preziosa risorsa, mentre ancora oggi 2,2 miliardi di persone nel mondo fanno i conti ogni giorno con gravi carenze idriche. Per rendersene conto è sufficiente pensare alle tante immagini di strade di terra rossa che proseguono a perdita d'occhio, con ai margini donne e bambini, con in mano o in testa contenitori d'acqua, alle fotografie dei tanti territori aridi dove la terra è spaccata dal sole. È la situazione di tanti pezzi d'Africa, di quella rurale soprattutto, in cui l'acqua pulita è ancora un bisogno primario e un diritto non soddisfatto.
Il modo in cui diamo valore all'acqua determina il modo in cui la gestiamo e la condividiamo. Ed il valore dell'acqua è molto più che semplicemente il suo prezzo: l'acqua ha un enorme complesso valore per le nostre famiglie, la nostra cultura, salute, istruzione, economia e per l'integrità del nostro ambiente naturale.
Se trascuriamo qualcuno di questi valori, rischiamo di gestire male questa risorsa finita e insostituibile.
Cuore Amico si propone di sostenere sempre più progetti per portare acqua potabile ai poveri nel mondo in Africa, Asia e Sud America. Ogni pozzo costruito, ogni impianto installato, ogni serbatoio realizzato è un passo in più verso lo sviluppo, la salute, la vita.
Ogni giorno, circa mille bambini muoiono nel mondo a causa di malattie prevenibili legate all'acqua e all'igiene. Se ne parla da tanto tempo, ma c'è ancora molto da fare.
Le Nazioni Unite lo hanno messo negli obiettivi di sviluppo sostenibile 2030, al numero 6: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie.
Ed è stata proprio l'Onu nel 1992 a istituire il 22 marzo la Giornata mondiale dell'acqua. L'obiettivo della giornata è sensibilizzare istituzioni mondiali e opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.
Ciascuno di noi, famiglie, scuole, comunità possiamo fare la differenza cambiando il modo in cui usiamo l'acqua nella nostra vita.
Progetto ambizioso? No, se ricordiamo il bellissimo apologo del colibrì che, di fronte alla foresta in fiamme, mentre tutti gli animali scappavano, continuava a volare avanti e indietro lì dove la foresta ardeva.
«Sto volando al lago per prendere l'acqua per spegnere l'incendio», rispose agli animali che, stupiti del suo testardo volo, lo deridevano. «Sto facendo quello che posso», fu la sua risposta. Il colibrì aiuta ad affrontare il problema, una goccia alla volta.
Possiamo essere anche noi tanti piccoli colibrì. Le nostre azioni, non importa quanto piccole, possono aiutare a combattere la crisi idrica. Anche sostenendo missionari e volontari coraggiosi che, nelle zone più povere del pianeta, operano per portare acqua potabile a chi ne ha estremo bisogno.
L'acqua è fonte di vita, crescita e sviluppo di tutto il genere umano. La Giornata Mondiale dell'Acqua dà occasione ogni anno proprio per riflettere sul tema: worldwaterday.org.
Il nostro impegno non deve fermarsi, perché ogni pozzo costruito, ogni impianto installato, ogni serbatoio realizzato è un passo in più verso lo sviluppo, la salute, la vita.
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